Travelogue: tè filosofico del 28 novembre 2010

Si conclude domani, neve permettendo, la riflessione sui viaggi. Non la settimana scorsa come erroneamente avevo annunciato. Quattro parole. Due per darvi un’eco di domenica scorsa. Due per annunciarvi l’incontro di domani. La settimana scorsa ho ripreso la frase conclusiva della settimana precedente. Una frase di Herringel (lo zen e il tiro con l’arco). “L’essenziale accade quando non si pensa”. Ho chiesto a tutti e chiedo anche a voi: ma se questo è vero perché la filosofia, perché i convegni, aperitivi, caffè e te’ filosofici? Perché studiare o cercare di conferire disciplina al pensiero?

Per offrire a tutti la possibilità di eseguire questo esercizio non vi racconterò né ciò che io ne penso né cosa si sia detto domenica. Certo il discorso è scivolato sull’esercizio della filosofia piuttosto che sullo studio. Quindi ciò che ho proposto è un esercizio. Come tale può essere svolto coi commenti sul blog. Molti mi chiedevano la possibilità di partecipare a distanza! Eccola! Ho proposto analogamente un altro esercizio. Un esercizio di fenomenologia filosofica, ma pratica. Che cosa accade quando mi addormento e quando mi sveglio? Perché questo è davvero importante per noi oggi. Quanto siamo svegli? Quanto, dormiamo? Quanto sogniamo? Quanto riusciamo ad essere davvero presenti al presente? La posta in gioco dell’attività filosofica per me è questa. Non so per voi?! Questo esercizio investe non solo psicologia e filosofia, ma anche tecniche sapienziali e religiose. Da sempre è un esercizio propedeutico allo sviluppo dell’indagine per lo sviluppo interiore. Anche per questo possiamo provare a porci domande, riflettere in privato o commentare pubblicamente o privatamente qualcosa. Da qualche ora mi sono ripromesso di rispondere sempre e più presto possibile. Proseguendo lo sforzo di riflettere con tutto il corpo lo spunto questa settimana di verrà da un mio amico che ho ritrovato qui, ai te’ filosofici di Cargo, dopo anno di latitanza. Gianni De Martino che , con Luigi Cristiano, ha pubblicato il libro “Viaggi e profumi” alla scoperta degli aromi del mondo naturale nei paesi delle essenze. Ah! I paesi delle essenze!? Quelle che fondano l’ontologia? Lo chiederemo domani ai nostri amici! Pensar/parla/viaggiando (travelogue, come direbbe Joni Mitchell!) non solo con tutti il corpo, ma con tutti i sensi! Nessuno chiede di più?! Vi aspetto, come sempre domani!

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